LE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEGLI STATI UNITI 2024 - 1. KAMALA HARRIS

 KAMALA HARRIS, LA DONNA CHE AVREBBE POTUTO DIVENTARE LA PRIMA PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI 


BIOGRAFIA

Kamala Devi Harris nasce a Oakland, in California il 20 ottobre del 1964. Sua madre, proveniente dall’India, Shyamala Gopalan, era una ricercatrice specializzata nel cancro al seno; il padre invece Jamaicano di nome Donald Harris,è un professore di economia alla Stanford.

In seguito al diploma conseguito alla Howard University di Washington D.C in Scienze Politiche ed economia, dopodiché  prosegue gli studi alla Hastings College of the Law situato a San Francisco. Nel 1990 intraprende la sua carriera legale come procuratrice distrettuale nella Contea di Alameda. Continua il suo incarico come procuratrice distrettuale sino al 2011, per poi diventare procuratrice generale della California. Nel 2017 Harris viene eletta senatrice degli Stati Uniti per la California, diventando in questo modo la prima donna afro asiatica a ricoprire questo impiego. Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Joe Biden, nel 2020 sceglie come candidata vicepresidente Kamala Harris. Successivamente alla vittoria di Joe Biden, la Harris diventa la prima donna afroamericana di origine sud asiatica ad essere vicepresidente del paese. Quest’anno la Harris decide di candidarsi per le elezioni presidenziali per conto del Partito Democratico.


CAMPAGNA ELETTORALE 

La campagna elettorale di Kamala Harris, si è distinta per l’accento su temi sociali ed economici, volti ad ottenere il sostegno delle fasce progressiste e delle minoranze. Harris ha cercato di costruire un programma con maggiore inclusività e protezione per tutti, a partire dall’estensione delle tutele ai diritti civili. Tra le proposte centrali vi era il passaggio della “Equality Act,” che mira a proteggere le persone LGBTQ+ dalla discriminazione in settori come lavoro, istruzione e abitazione, ampliando le protezioni del Civil Rights Act del 1964. La vice presidente ha anche promesso un approccio differente per quanto riguarda la salute pubblica, lanciando un’iniziativa nazionale per l’equità sanitaria, con l’obiettivo di affrontare le disparità che colpiscono minoranze. In ambito economico, la candidata ha puntato a misure come l’aumento del salario minimo federale, ed anche l’eliminazione delle tasse sulle mance, una proposta pensata per attrarre i lavoratori del settore dell’ospitalità. Un’altra riforma che non è passata inosservata, è stata la proposta di un congedo parentale e medico retribuito, un diritto non garantito negli Stati Uniti. Inoltre, Harris si è espressa per il superamento dei salari minimi inferiori per i lavoratori con disabilità e per i dipendenti che ricevono mance, sostenendo che essi dovrebbero ricevere lo stesso salario minimo degli altri. 

In aggiunta,la Harris ha focalizzato la sua campagna presidenziale sul tema dell’aborto, sfruttando l’abolizione di Roe v. Wade come un punto cruciale per mobilitare gli elettori a favore del diritto di scelta. Secondo Harris, l’annullamento di Roe rappresenta un attacco ai diritti delle donne, voluto anche grazie alla nomina dei giudici della Corte Suprema da parte di Donald Trump. La Harris ha criticato le leggi severe anti-aborto in vari stati, alcune delle quali non permettono eccezioni per casi di stupro o incesto, e che criminalizzano i medici che forniscono cure riproduttive. Ha evidenziato i casi in cui queste leggi mettono a rischio la vita delle donne, sottolineando che il governo non dovrebbe interferire tra una donna e il suo medico. Ha anche promesso che, se eletta, firmerebbe una legge per ripristinare a livello nazionale il diritto all’aborto, ribadendo che l’argomento èuna questione di diritti umani e non solo politica. Questa strategia non è stata sufficiente a fermare l’avanzata di Donald Trump, che ha ottenuto un forte sostegno tra gli elettori maschili e conservatori. Harris ha riconosciuto la sconfitta con un discorso nel quale promette di continuare la sua lotta politica per i diritti e le libertà civili anche fuori dalla Casa Bianca.


DIBATTITO ELETTORALE

Il dibattito di quest’anno tra Kamala Harris e Donald Trump, è stato uno dei momenti più tesi e controversi della campagna presidenziale. Svoltosi a Filadelfia, ha messo in luce le profonde differenze tra i due candidati su questioni fondamentali come i diritti civili, la sicurezza e l’economia, riflettendo le divisioni ideologiche e culturali che caratterizzano l’America.

La Harris ha messo in primo piano il diritto all’aborto, criticando la posizione di Trump e accusandolo di aver pianificatol’abolizione di Roe v. Wade attraverso la nomina di giudici conservatori alla Corte Suprema. Trump, cercando di rispondere con un approccio più moderato, ha sostenuto che la questione dell’aborto dovrebbe essere delegata agli stati, anche se ha dichiarato che non firmerebbe un divieto nazionale completo.

Un altro tema centrale del dibattito è stato la sicurezza e l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. La Harris ha criticato Trump, affermando che la sua retorica e le sue azioni avevano contribuito all’evento, mettendo a rischio la democrazia americana. Sebbene abbia commesso un errore sostenendo che agenti di polizia fossero morti durante l’attacco, Harris ha mantenuto il punto secondo cui l’attacco riflette una minaccia alla stabilità istituzionale causata dall’estremismo. Trump ha evitato di affrontare direttamente il tema dell’attacco, cercando di distogliere l’attenzione sulle sue politiche per la sicurezza interna e negando qualsiasi responsabilità sull’evento.

Sul fronte economico, Trump ha accusato l’amministrazione Biden-Harris di aver creato una “crisi inflazionistica senza precedenti” che ha danneggiato le famiglie e i lavoratori americani. Ha sostenuto che l’inflazione fosse ancora una minaccia importante e ha promesso di introdurre politiche di “America First” per ridurre i costi della vita e sostenere l’industria nazionale. Harris ha risposto difendendo l’operato dell’amministrazione, sottolineando che l’inflazione aveva già iniziato a calare grazie agli interventi messi in atto, come l’espansione dei crediti d’imposta per le famiglie e le riforme sanitarie.

Anche l’immigrazione è stato un tema dibattuto. Trump ha fatto dichiarazioni controverse su presunti problemi di sicurezza legati agli immigrati, menzionando senza prove casi di maltrattamenti da parte di gruppi di immigrati in Ohio, una narrativa che Harris ha descritto come parte di una campagna di paura volta a dividere la popolazione.

Dunque il dibattito ha confermato la visione accentrata dell’elettorato, con entrambi i candidati che hanno cercato di consolidare il proprio elettorato.


FONTI UTILIZZATE


Kamil Krzaczynski/Getty Images

Politico: Kamala Harris Trump 2024 debate 

NBC News: Abortion and immigration in 2024 debate 

The New Indian Express: Key takeaways from Trump-Harris debate 

Wall street journal hosted by abc news

PolitiFact – Kamala Harris’ 2024 campaign promises 

DW – Harris vs. Trump on abortion, economy, and other key issues 

NBC Bay Area – Kamala Harris on immigration and economic priorities 

CBS News – Harris leans into economy and abortion in final campaign ads 

Geopop.it 

Biografieonline.it


Reportage della V A LES realizzato da:

Sina Elena, Armaleo Giorgia, Pedemonte Nicole, Franconieri Lorenzo, Melis Sara, Lombardi Martina, Comberiati Aurora.

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