Au revoir, les enfants!
Questa è la mia quinta Liceo di Scienze Umane, opzione Economico-Sociale (LES), la prima quinta LES del nostro istituto. Questi sono le ragazze e i ragazzi che ho preso in prima e che ho visto trasformarsi, da bambini pestiferi quali erano, in giovani donne e uomini attenti e curiosi della vita e del mondo in cui sono, e saranno, protagonisti.
Oggi ho avuto l'ultima lezione nella loro classe, tra qualche giorno comincerà per loro l'avventura della maturità (sì, continuo a chiamarla così - e non esame di stato - perché questo significa tale passaggio: una maturità e una consapevolezza di sé che li condurrà a scelte e percorsi nuovi).
Sono stati attori di momenti per me indimenticabili, sono la Redazione del Giornalino Scolastico, che dirigo, che ha realizzato le più belle interviste della piccola storia del nostro blog, incontrando personaggi della società civile e intellettuale non solo del nostro territorio. Ma si sono distinti anche in molte altre attività che il nostro istituto propone, in primis il Debate, passando per l'Erasmus e i campionati sportivi.
Non vi nascondo che lasciarli volare via mi stranisce, lasciandomi sospesa tra la malinconia e l'orgoglio. Sono fiera di loro e fiera di me per averli, per la mia piccola parte, aiutati a crescere e a conoscere la bellezza delle parole degli autori che più amo (oltre a quelli che il programma impone, naturalmente) parole che, quando da adulti avranno dimenticato tutto, quando meno se lo aspetteranno, ritroveranno in un sobbalzo del cuore, in un profumo di primavera, in un fiore portato dal vento.
Magari fra qualche anno, se mi incontreranno, come già è accaduto coi fanciulli di molti anni scolastici fa, potrà capitarmi di dimenticare il loro cognome, ma non dimenticherò mai chi sono stati, perché per me rimarranno per sempre ragazzi. I miei ragazzi.
Grazie allora a voi, quintini, per il tempo trascorso insieme, per come mi avete sostenuto nei momenti difficili che ho dovuto affrontare, e per avermi permesso di fare un po' parte delle vostre vite: grazie di cuore. E in bocca al lupo!
La Direttora
Gabriella Corbo
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