Futuro? Parl-I.A.-mone…



Cari lettori, in questo articolo, vi racconterò della Conferenza che si è tenuta a Genova, venerdì 6 ottobre 2023 presso Palazzo Ducale. Prima di entrare nel vivo  dell' articolo credo sia importante darvi qualche informazione sul contesto per farvi capire al meglio la nostra esperienza. Parto col dirvi che la conferenza ha trattato l’argomento dell’ Intelligenza Artificiale  e che l’evento è stato ideato da Book Pride, ma che cos’è’?

Book Pride è una fiera nazionale promossa da A.D.I. (Associazione degli editori indipendenti). Rappresenta un patrimonio culturale unico al mondo. Ha l’obiettivo di dare voce e rappresentanza all’editoria indipendente.





La prima edizione che si svolse a Genova è datata 23 ottobre 2017 e ne seguirono tante altre. La più recente si è tenuta appunto tra il 6 e l’8 ottobre 2023 a Palazzo Ducale, non a caso quest’anno Genova è la capitale italiana del libro! Hanno partecipato quasi 150 editori - l’ingresso per i visitatori era gratuito. Quest' anno a rappresentanza di Book Service, erano presenti Ilaria Crotti e Valentina Mancinelli curatrici dell'edizione genovese.

Come vi ho già accennato, la conferenza si è tenuta a Palazzo Ducale in Sala del Maggior Consiglio (se siete curiosi potrete trovare più avanti nell’articolo alcune informazioni su di essa). Ci tengo a ricordare anche alcune delle informazioni più importanti di Palazzo Ducale, un vero simbolo per la città…Palazzo Ducale Situato in Piazza Matteotti è uno dei luoghi storici più simbolici della città di Genova, è oggi il principale centro di produzione culturale della città. Mostre d’arte, convegni, cicli di incontri, festival e attività didattiche sono le attività che Palazzo Ducale ospita tutto l'anno.¹

All’evento hanno partecipato un paio di classi per ogni scuola presente (eravamo più o meno una decina di scuole genovesi). Il tema principale della conferenza è stato l’I.A. Per chi non lo sapesse, l’I.A., detto brevemente, è un campo della scienza informatica che si occupa di creare macchine capaci di svolgere compiti che richiedono l’intelligenza umana. Non tutti i relatori hanno parlato allo stesso modo dell’intelligenza artificiale e ognuno ha mostrato molteplici campi in cui l’I.A. può essere utilizzata.

Ad esempio il primo intervento ha evidenziato di cosa è capace l’intelligenza artificiale dando rilievo al fatto che riesce a riprodurre i processi umani. 


Un ragazzo ci ha spiegato di come l’I.A. ha aiutato lui e la sua classe a progettare e programmare un robot per aiutare le persone cieche o ipovedenti. Sono riusciti con meno sforzo e maggiore velocità a programmare il robot e a dargli anche una forma. Alcuni compagni ci hanno fatto ragionare sul fatto che l’I.A. può essere utilizzata nell’ambito lavorativo perché in grado di poter sostituire l’uomo (in lavori non manuali). Essa riesce a svolgere lo stesso compito senza sostenere costi di mantenimento (siamo tutti d'accordo che costa meno che mantenere un dipendente). Ad esempio in campo medico  l’I.A. è in grado di fare diagnosi più precise confronto all’uomo e quindi potenzialmente salvare più vite.


Altri relatori ci hanno anche elencato qualche piccolo difetto dell’intelligenza artificiale, non in termini di funzionamento, ma in termini strumentali. Come già riportato, l’I.A. in certi ambiti può sostituire l’uomo, quindi creare maggiore disoccupazione. Un altro aspetto critico, forse il peggiore, è quello della diffusione di fake news, perché con l’intelligenza artificiale si può portare all’estremo questo gesto. Come? Beh esistono dei tool che possono far dire quello che vogliono a chi vogliono. Basta avere una piccola registrazione della voce della persona in questione, un po 'di fantasia per il testo e il gioco è fatto.


Infine i relatori della mia classe, Riccardo Martorana e Andrea Trabucco, hanno parlato di come l’I.A. può migliorare l’apprendimento di noi studenti, e di come può valorizzare la scuola italiana. Infatti secondo loro, la scuola italiana non è sempre stata in grado di seguire il progresso tecnologico (e di questo ce ne rendiamo conto tutti i giorni). Il sistema scolastico italiano, è un sistema troppo tradizionale, è all’antica! E tra l’altro c’è una costante mancanza nella personalizzazione dell’apprendimento. Secondo loro la soluzione potrebbe essere l’I.A. Infatti, si potrebbe ridistribuire il tempo: con meno ore trascorse passivamente in aule tradizionali, e più tempo dedicato ad un apprendimento virtuale guidato dall'intelligenza artificiale. Questo non significa eliminare l’insegnamento classico, ma arricchirlo con questa meravigliosa tecnologia. Questo nuovo tipo di lezioni virtuali possono farci prendere dimestichezza con questi strumenti tecnologici, e rendere la scuola più stimolante per gli studenti. Si potrebbe anche utilizzare  l’I.A. per implementare  gli strumenti che già possediamo, come il registro elettronico. 

Finora vi ho detto che l’I.A. è una tecnologia pazzesca, che può essere uno strumento utilizzato per scopi eticamente scorretti, può svolgere certi compiti più velocemente e con più precisione rispetto all'uomo. Ma non potrà mai superarlo; e adesso grazie alle argomentazioni dei miei compagni vi spiego il perché.

Prima di tutto l’I.A. è una tecnologia creata dall’essere umano. Noi siamo molto più complessi rispetto all’I.A. perché essa si basa solo su dei codici, l’essere umano beh, chi lo sa… Noi proviamo emozioni, abbiamo talenti, siamo tutti diversi, pensiamo e agiamo in modi differenti. E infine abbiamo un intelletto che nessuno potrà mai battere.


Gabriele Baghino e gli studenti della 2°A LES


NOTA: 1. La storia di Palazzo Ducale ha inizio quando la potenza economica della Repubblica marinara di Genova si affermò in tutto il Mediterraneo.

Vennero acquisiti due edifici delle famiglie Doria e Fieschi. Due secoli e mezzo dopo si decise di dare al Palazzo una veste elegante.

Nel 1777 un incendio devastò il nucleo centrale. La ricostruzione fu affidata all’architetto Simone Cantoni

Nei primi decenni del Novecento ci fu un’importante azione di restauro diretta da Orlando Grosso che dovette ripristinarne la facciata dipinta su piazza De Ferrari.

Dal 1992 Palazzo Ducale è un centro culturale prestigioso, sede della Fondazione per la Cultura che organizza mostre d’arte, grandi rassegne, incontri ed eventi di carattere commerciale e culturale. Il palazzo prende il nome dal  primo doge genovese Simone Boccanegra che aveva assunto il nome di "duca".

Come vi avevo promesso, qui trovate qualche curiosità su Sala del Maggior Consiglio. E’ situata al secondo piano di Palazzo Ducale ed è la stanza più illustre e più grande del palazzo, con una capacità massima di 500 persone.

In questa sala si riunivano in antichità i 400 nobili che detenevano il potere della Repubblica, e vi si svolgevano le cerimonie delle più importanti funzioni dello Stato. Oggi questa sala è utilizzata per grandi eventi come: congressi, spettacoli ed esposizioni d’arte.

Questa sala fu ricostruita da Simone Cantone dopo l’incendio avvenuto nel 1777.

La stanza presenta uno stile neoclassico caratterizzato da un'alternanza di colori dei marmi ed è illuminata da due imponenti lampadari in cristallo. 





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