Arrivederci

E così si conclude anche quest'anno scolastico, trascorso finalmente all'insegna di una ritrovata normalità, dopo il lungo e doloroso periodo dell'epidemia e del lockdown. 

Una ritrovata normalità, dicevo, ma - riflettendoci - si tratta più di una calma apparente che sostanziale. Da prof, ho visto le conseguenze di questi anni, la scia di traumi e problemi che, ancorché negati, affastellano lo spirito di questi ragazzi, che hanno vissuto la perfetta sintesi di come non dovrebbe crescere un adolescente: senza contatti umani che non fossero mediati da smartphone e computer, senza la semplicità di una serie di abitudini tranquillizzanti, puranco noiose ma fondamentali, con una rabbia repressa che talora esplode incontrollata, o con abissi di depressione senza apparente speranza. 

Osservo i visi dei miei ragazzi, le loro espressioni, i loro sguardi. Provo a trasmettere interesse, passione, speranza. Non sempre riesco, forse perché anche questa "Direttora" avverte il peso degli anni, dei lutti, delle malattie. Sempre più spesso mi trovo a pensare che ora sia tempo di fare un passo indietro, di lasciare questo ruolo - che tanto ho amato - a chi è più giovane e forte, in salute e in spirito. Forse lo farò, già a partire dal prossimo anno. 

Ma voglio, ancora una volta, dare un arrivederci ai miei giornalisti in erba, quelli nuovi e quelli che stanno per affrontare l'Esame di Stato. Sono grata a tutti loro, ma soprattutto a chi mi ha sostenuto in un periodo personale non semplice.  

Arrivederci, dunque, ragazzi miei. Buona estate.

La Direttora, Gabriella Corbo

Commenti

Potrebbero interessarti...