INCONTRO CON LA PROF.SSA LUISELLA BATTAGLIA "PARLIAMO DI BIOETICA"


La locandina dell'evento

Il giorno 12 aprile la professoressa Luisella Battaglia ha tenuto un incontro con le classi terze, quarte e quinte del liceo economico-sociale del Firpo Buonarroti di Genova, dove ha parlato di cosa tratta la bioetica e ha introdotto il suo lavoro.

Luisella Battaglia è Professoressa di Filosofia Morale e Bioetica presso l'Università degli Studi di Genova e l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Nel 1992 ha fondato a Genova l'Istituto italiano di Bioetica, di cui è direttore scientifico.

L’evento è iniziato alle 15:00, quando la professoressa di scienze umane e filosofia, Rosaria Catanoso ci ha introdotto la professoressa Battaglia spiegando il suo lavoro e le sue ideologie sulla bioetica; l’ospite ha iniziato con un’introduzione su cosa si occupa e che cos’è la bioetica: “Quando si parla di Bioetica, ancora per molti una parola misteriosa, si pensa abitualmente che la sua nascita sia piuttosto recente, collocabile negli anni ‘70 e legata soprattutto ai problemi etici connessi agli sviluppi delle scienze e delle biotecnologie e al loro impatto sulle nostre vite. In realtà la Bioetica ha origini ben più lontane e il suo stesso vocabolo coniato nel 1927 dal filosofo tedesco e psicologo del mondo vegetale Fritz Jahr, fa dichiaratamente riferimento a quel particolare aspetto dell’etica che concerne i rapporti che dovrebbero instaurarsi tra l’uomo, gli animali e le piante, ossia con l’intero mondo dei viventi. Si tratta quindi di superare l’idea ormai scientificamente insostenibile di un grande salto tra mondo umano e mondo non umano e di adeguare coerentemente il nostro comportamento nella vita quotidiana ai dati che le scienze ci offrono. Su questa base potrà fondarsi il riconoscimento di obblighi morali nei confronti di tutti gli esseri viventi. L’impegno per la nostra sopravvivenza non dovrebbe comunque indebolire l’idea di un imperativo bioetico che resta per molti aspetti esigente” 


Un momento dell'incontro

La prof.ssa Battaglia ha toccato molti punti coinvolgenti, nel corso dell'incontro. Ad esempio ha parlato degli animali, rivelando tra l'altro di essere vegetariana, ha toccato il delicato argomento del fine vita e dalle sue considerazioni sono nati diversi spunti e alcune domande da parte dei ragazzi, una in particolare si riferiva a come la bioetica sia controllata dalla nostra psiche; la professoressa si è d’accordo con questa affermazione, descrivendo come la psiche sia ciò che muove la bioetica e che la cambia da sempre. 

Una delle domande si è poi riferita alle origini della bioetica, e la prof.ssa Battaglia ha spiegato: “Se ci interrogassimo sulle ragioni di quello che potremmo chiamare l’oblio delle origini, la spiegazione dovrebbe risalire al clima politico e culturale della Germania, certo non favorevole al diffondersi della Bioetica, che dovrà infatti attendere una sorta di rinascita per riapparire sulla scena, questa volta per merito del medico oncologo Van Rensselaer Potter, con la pubblicazione del volume Bioetica. Profondamente influenzato dall’opera dell’antropologa Margaret Mead e dalla filosofia di Teilhard de Chardin – in cui ravvisa il tentativo di superare lo iato tra scienza e religione – Potter dà vita, presso l’università del Wisconsin, a un comitato di studi multidisciplinari sul futuro dell’uomo al fine di promuovere una riflessione a più voci sul destino dell’umanità e il concetto di progresso. Già questa scelta di campo è compiuta in base ad una pregiudiziale anche se non dichiarata opzione di valore antropocentrica che privilegia esclusivamente nel bios la dimensione umana, escludendo come non degne le dimensioni "altre" e smarrendo, in tal modo, la portata autenticamente innovativa della Bioetica”.

L’ospite ha conversato ancora a lungo con noi e si avvertiva un clima davvero amichevole, e si avvertiva come lei si sentisse molto a suo agio a parlare davanti a una platea di ragazzi, in quanto professoressa. Insomma, è stato un incontro molto interessante e formativo per il quale siamo grati alla prof.ssa Battaglia e alla nostra docente di Scienze Umane e Filosofia, prof.ssa Rosaria Catanoso.

Testo di Luca Ivaldi

Immagini di Nicolò De Rosa

V A LES

 


Commenti

Potrebbero interessarti...