Pnrr, il Ministro per la transizione ecologica Cingolani a Genova: abbiamo incontrato il Ministro e il Sindaco Bucci

Lunedì 7 febbraio 2021, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha introdotto l'incontro "Italia Domani. Dialoghi sul Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)”, che si è svolto a Palazzo Ducale, con il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani e il Capo del Dipartimento per la Programmazione economica della Presidenza del Consiglio, Marco Leonardi, che hanno illustrato i progetti per Genova e la Liguria, i vantaggi per il territorio, il ruolo degli enti locali nell’attuazione del PNRR e le modalità per accedere alle risorse. A colloquiare con loro, il nostro sindaco Marco Bucci. L’evento è stato presentato e coordinato dal direttore del Secolo XIX, Luca Ubaldeschi, e moderato dal Capo dell’Ufficio per la Comunicazione istituzionale e le Relazioni con i media della Presidenza del Consiglio, Paola Ansuini. Platea gremita di autorità, tra cui il Prefetto Renato Franceschelli, imprenditori, politici, media locali e nazionali, cittadini e, in rappresentanza degli studenti genovesi, due classi del Firpo-Buonarroti (V A LES e V A TUR). 


Noi redattori della V A LES (Liceo Economico Sociale) eravamo presenti per porre le domande che avevamo preparato, approfondendo con la nostra Direttora, prof.ssa Gabriella Corbo, gli argomenti del giorno. 


I nostri redattori della V A LES al Ducale

Ma vediamo i punti salienti dell'incontro, con i principali passaggi dei diversi interventi e delle risposte alle nostre domande.

Sulla Liguria il Pnrr prevede investimenti per 1,3 miliardi per le infrastrutture regionali, 137 milioni per l'istruzione, 190 milioni per il sistema salute. Il Sindaco Bucci ha precisato che questi investimenti ne hanno attirato altri per ulteriori sei miliardi, non solo su Genova, investimenti che saranno utili all'interno sistema Paese e all'Europa, come quello relativo alla diga del nostro porto. Non è però l'unico progetto su cui Genova punta e per i quali chiede ulteriori finanziamenti per poterli completare. Sono progetti importanti, come quello per la completa decarbonizzazione del porto, e quello per l'insediamento a Genova di uno dei quattro cloud nazionali, perché è da Genova che passeranno i cavi Internet che connetteranno l'Europa al mondo. 

Parlando di decarbonizzazione, non si può non pensare alla sostenibilità dell'energia e ai suoi costi. Transizione ecologica significa, infatti, mettere insieme sostenibilità ambientale e sociale. A questo proposito, il Ministro Cingolani, riferendosi all'aumento del costo dell'energia, ha detto che, così come è previsto, rischia di avere un costo totale l'anno prossimo superiore all'intero pacchetto Pnrr! Ovviamente l'Italia si è posta una serie di obiettivi macroscopici, per diventare leader in Europa nella sostenibilità, però la transizione deve essere equa. Per questo il periodo di transizione deve durare 30 anni, in base agli accordi di Parigi, per raggiungere la neutralità carbonica. Ha poi aggiunto il Ministro: "Se anche oggi noi sapessimo di farcela, l'effetto termico di oggi rimarrebbe per secoli: i ghiacciai continueranno a sciogliersi e le acque a salire, per fare un esempio. Ecco perché la lotta al cambiamento climatico è importante. Ma la transizione deve essere socialmente sostenibile. Non può essere fatta in tempi lunghi, ma nemmeno in tempi troppo brevi. La sostenibilità globale è un compromesso tra sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale". Infatti una misura troppo rapida rischierebbe di creare grossi problemi alla società, ai lavoratori, alle classi più vulnerabili e alle piccole e medie imprese, ma d'altro canto, un'azione troppo lenta rischierebbe di creare dei problemi irreversibili dal punto di vista ambientale per le generazioni future ma anche per noi stessi nei prossimi 20 o 30 anni. Insomma, ci vogliono buon senso e di buona volontà, perché sostenibilità è un concetto globale: è società, lavoratori, famiglie, imprese, ambiente, economia, ecosistema. 

"Non possiamo sbagliare, dobbiamo mantenere gli impegni”, questo è imprescindibile, ha detto il Ministro Cingolani, citando l'urgenza di evitare di andare al 2050 con due gradi centigradi in più, perché sarebbe un disastro irrimediabile. Non bisogna ideologizzare la questione, ma affrontarla con concretezza, passo per passo, man mano che si presentano i problemi. Ad esempio, se oggi è necessario riciclare il litio delle batterie, domani dovremo invece trovare il modo di evitare il litio nelle batterie! proprio per questo, al Ministero della Transizione ecologica c'è un dipartimento che si occupa solo del Pnrr. Non si deve sbagliare neppure di un centesimo, perché dal 2026 rimane il debito. "Se non fossi ottimista - ha affermato il Ministro - non rimarrei seduto su questa poltrona. Ma serve senso di responsabilità. Serve una transizione giusta, non si possono fare contrapposizioni ideologiche. Prendiamoci il tempo di fare le cose per bene, avendo l'umiltà di cambiare quando necessario". Non ci sono soluzioni pronte, immediate, uniche, uguali per tutti e non si trovano su Wikipedia. Si lavora anche sugli errori commessi in passato e sulle loro conseguenze, come ad esempio riguardo all'energia e ai suoi costi. Dobbiamo fare i conti anche con il mercato globale. Per questo è necessario lavorare e vedere in tempo reale tutto quello che si può fare.

Il direttore del Secolo XIX Ubaldeschi ha poi chiesto al Ministro di affrontare il tema del nucleare. Cingolani ha spiegato da fisico qual è di professione, le sue perplessità, ma asserendo che il nucleare di quarta generazione potrebbe funzionare in un mix energetico, ma è necessario studiare tale tecnologia con molta attenzione.

A proposito di energia pulita, il ministro, sollecitato da una domanda, ha promosso l'eolico offshore, meno impattante anche a livello visivo, aggiungendo che il mare di Genova sarebbe un'ottima sede: "Vedrei molto bene all'interno della diga foranea del porto di Genova, un'isola flottante per il fotovoltaico. Sarebbe un bel generatore di energia pulita per il porto".

Il Ministro e il Sindaco, come vi abbiamo anticipato, hanno risposto anche ad alcune nostre domande.  Tra queste, la prima (posta da Nicolò De Rosa) ha scaldato gli animi sul tema della semplificazione: 

"Per ognuno dei bandi c'è un pacchetto normativo che punta a semplificare le procedure - ha risposto il Ministro Cingolani -. È vero però che ci stiamo muovendo nell'alveo della nostra burocrazia. Servirebbero dei cambiamenti a livello infrastrutturale, ma non c'è il tempo per farlo". Qui allora è intervenuto il Sindaco Bucci, replicando al ministro sui tempi della Via: "Io apprezzo il ministro che dice che per la Via servono 300 giorni. Ma le norme dovrebbero consentirci di portare avanti il project planning in parallelo, come abbiamo fatto con il Ponte San Giorgio. Ma oggi questo non si può fare, e gli amministratori rischiano". 

Ecco il video dell'intero incontro, con tutte le nostre domande.

 

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