GIORNATA DELLA MEMORIA - LA TESTIMONIANZA DI LILIANA SEGRE

"Quando vado a parlare nelle scuole e cerco di trasmettere ai giovani la memoria di quanto ho visto e sofferto cinquant'anni fa nei campi di sterminio nazisti, ricordo sempre una frase che dice che il mondo non è stato più lo stesso dopo Auschwitz. E questo riguarda tutti. E noi, noi che Auschwitz lo abbiamo sulla nostra pelle e dentro i più intimi recessi della nostra mente? Noi come abbiamo potuto e possiamo vivere? Come può il nostro cervello reggere ai ricordi senza impazzire, come può ricordare i visi, i colori, i suoni, gli odori senza esserne soverchiato e perduto? Come possiamo camminare per le strade del mondo, della città, guardarci intorno e allo specchio senza vedere una realtà deformata dalla nostra esperienza, con la paura di risvegliarci dal sogno e ripiombare in quell'orrore? Invece, la nostra vita dopo Auschwitz ha ripreso a scorrere all'apparenza su binari comuni agli altri nostri contemporanei: ridiamo, piangiamo, camminiamo e mangiano, abbiamo letti, tavolo, telefono, libri, fiori, musica, casa, amore, un gatto, una bella fotografia di tutta la famiglia! Ma, come eravamo allora? Io ero una bambina di 8 anni, orfana di madre, quando mio papà mi spiegò con dolcezza che in quell'autunno non sarei più potuta andare alla mia scuola (pubblica) perché ero una bambina ebrea e c'erano delle nuove leggi che mi impedivano di continuare la mia vita di prima. Quel momento, eravamo a tavola, è il momento che divide la mia infanzia tra il prima e il dopo" Liliana Segre. 

In occasione della Giornata della Memoria, vi proponiamo un PDF con la testimonianza integrale della Senatrice Liliana Segre. Leggiamola con attenzione, poi rileggiamola e, infine, rileggiamola ancora. Che la sua memoria diventi la nostra, che la nostra voce diventi la sua per gli anni e le persone che verranno.

(se non visualizzi correttamente il pdf  LEGGILO QUI)

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