LO "STRANO" NATALE 2020 - 4) Emanuele

Come ogni anno, il periodo delle festività natalizie è sicuramente quello più sentito e desiderato da tutti per diversi motivi, sia per i regali che per quanto riguarda passare un po’ di tempo con la propria famiglia. 

A Natale il momento più bello è quando ci si riunisce tutti assieme, scartando i regali e ci si raduna intorno alla tavola imbandita per mangiare cibi che di solito durante l’anno non si ha il tempo di preparare. Poi ci sono la tombola, la messa di mezzanotte, il brindisi ed è stato così da sempre, tranne quest’anno a causa di questo maledetto virus che ha stravolto il mondo intero. 

Quest’anno non potremo trascorrerlo con chi più amiamo, come ad esempio i nonni, soprattutto quelli che stanno male o che rischiano di prendere il virus. Non potremo vedere i nostri parenti e amici lontani e dovremo trascorrere le feste quasi in solitudine, senza poter uscire la sera, senza i mercatini colorati per comprare gli ultimi regali. 

Il Natale 2020 probabilmente sarà ricordato come quello più strano se non il peggiore che abbiamo vissuto, perché abbiamo tantissime restrizioni e anche il coprifuoco. Al telegiornale dicono che non si potrà uscire dal proprio Comune o dalla propria Regione e che sarà un Natale diverso in tutto il mondo, soprattutto per le persone più sole e per gli anziani. 

Fino all’anno scorso abbiamo vissuto il Natale come una ricorrenza normale e che come ogni anno è stata vissuta da tutti con allegria e gioia, ma quest’anno il Natale ci porta a riflettere su come la nostra vita, da febbraio, sia cambiata: tutto quello che abbiamo sempre dato per scontato e per normale, adesso non lo è più, non possiamo più andare ai centri commerciali, al cinema o in pizzeria e indossiamo sempre la mascherina. 

A Natale con la mia famiglia siamo sempre andati al Luna Park, come tradizione, infatti subito dopo la tombola amavamo con le mie cugine trascorrere la serata fino a tardi a divertirci. Quest’anno non potremo più farlo e ci stiamo organizzando perché purtroppo anche il cenone di Capodanno dovremo trascorrerlo a casa anziché tutti insieme al ristorante. 

Probabilmente tutte queste restrizioni potrebbero portare qualche insegnamento, ma finché ci sarà chi non rispetta le regole dell’indossare la mascherina ed evitare gli assembramenti rimarremo purtroppo in questa condizione. 

Quest’estate dopo aver passato le vacanze diversamente dagli altri anni, tutti speravamo che, arrivando le feste, le cose potessero migliorare, anche perché, per tradizione, il Natale è la festa che più unisce e che si passa più volentieri con la propria famiglia. 

Sicuramente questo Natale non lo dimenticheremo facilmente, come neppure tutti i mesi di questo 2020, che ci ha lasciato solo tantissimi morti, tanta paura e che ci ha tolto la nostra libertà.

Emanuele Sisinni, III A LES

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