CERCASI POESIA - BIOPOEM 2


Continua
 la nuova rubrica con altre poesie arrivate da altre due ragazze della II B LES, che hanno voluto raccontare se stesse tracciando una sorta di biografia in poesia. 

Ecco i loro componimenti:




Camilla,

ragazza dolce e tranquilla,

è figlia di Arianna e di Alberto,

ed ama i fiori ed i tramonti,

i giorni passati trascorsi,

la felicità per le piccole cose,

storie di ere passate preziose,

faccende misteriose,

e prova emozioni contrastanti,

certe volte dominanti,

sensazioni già provate,

che da lei son tornate.

La diverte un sorriso,

una corsa,

una sorpresa,

non le può mancare un famiglia, della compagnia,

la libertà,

ha paura del distacco,

del buio e dell’incertezza,

odia l’indifferenza,

l’ingiustizia e la cattiveria,

vorrebbe visitare i luoghi da lei immaginati, posti

fantastici,

irraggiungibili,

l’infinito ed oltre,

ma per il momento dovrà attendere

l’arrivo del tempo,

seduta sotto le fronde di un salice,

nella sua amata città,

Genova.

Camilla Gemma Maria Celotto

L’insieme è un po' bizzarro,

con tre nomi, uno più curioso dell’altro,

Emilia, Anna e Vittoria

con funzione dedicatoria

E’ un po timida all’inizio

un’orchidea che per tre mesi aspetta il suo sorgentizio,

L’impressione è di una forte, non so se davvero,

dentro deforme, fuori un carro armato guerriero,

E’ molto golosa,

mangerebbe qualsiasi cosa

Nata a maggio solario

figlia di Alessandra e Mario

senza fratelli, ma non sola,

con due cugini che lei adora

Ama tanto e tante cose,

tra cui gli amici, la famiglia e il suo più grande amore

se non fosse che per queste tre meravigliose,

lei non saprebbe che bel suono fa il suo cuore

Più felice ultimamente,

la sua vita è ormai più sorprendente

non smette mai di sognare,

dubbi attorno,

anche se poi un giorno

lei ne è sicura, potrà volare

A contemplare le stelle, tutti si divertono

sarebbero belle da vedere

quando ognuno sorride, come si accendono

Ha bisogno di qualcuno, di speranza,

quel verde che la circonda ogni giorno nella sua stanza

deve in qualche modo distrarsi e sentirsi a casa,

il mondo è così triste, se nessuno di spensieratezza

lo gasa

Il silenzio può parlare, a volte anche spaventare

Parigi, Londra, Madrid, non ti scordar di me.

Vittoria Ravenna

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